martedì 22 novembre 2011

Il California. L'unicum di casa Volkswagen.

Oggi parliamo di California. Non della California, ma del California. Devo ammetterlo: fino a qualche settimana fa, da ignorante, pensavo che esistesse solo lo stato della California in America e il comune La California in Toscana, mentre ignoravo decisamente l’esistenza del modello California di casa Volkswagen. Per dirla tutta: conoscevo il modello, ma non mi sono mai preoccupato del suo vero nome. Ho scoperto che il California è un modello d’auto quando qualche settimana fa Ezio e Lucia (due nostri cari amici) ci hanno comunicato di averlo acquistato e così mi sono prima documentato e poi quando lo hanno ritirato dalla concessionaria non ho perso tempo e mi sono fatto fare una visita guidata.
La filosofia del California, che non l’ho ancora detto, ma è un piccolo camper di casa Volkswagen, trae le sue origini dal mitico T2, il pulmino, sempre di casa Volkswagen, che è diventato un po’ il simbolo dei figli dei fiori. In realtà con quel camper che ha fatto la storia degli Yippies il California condivide ben poco, se non appunto le origini. Il vero California venne commercializzato per la prima volta nel 1988 ed è sempre stato costruito su base del Transporter, il piccolo furgone della casa di Wolfburg. Il California è praticamente un unicum nel suo genere in quanto praticamente non esistono in commercio altri modelli allestiti di serie come lui direttamente dalla casa madre. Il California è un camper, ma non è un camper; è una macchina, ma non è una macchina; è una monovolume, ma non è una monovolume; insomma, ripeto, nel suo genere è unico.
Quando Ezio ci ha detto che cambiava il suo Touran con il California inizialmente non ho capito esattamente il senso di questa decisione, ma poi riflettendo ho capito perfettamente le sue motivazioni. Ezio è uno sportivo e ogni tanto con la sua bicicletta parte per escursioni ciclistiche di diversi giorni in giro per l’Italia e il fatto di potersi muovere negli spostamenti intermedi con un camper gli facilita sicuramente la vita.  Ma Ezio soprattutto fa  parte di uno dei gruppi  jazz più coinvolgenti che io conosca, la Oliver River Gess Band (www.oliverrivergessband.com) e il fatto di avere il California gli permette di potersi cambiare prima e dopo i concerti (suonano in smoking) , mangiare qualcosa o riposarsi se magari il concerto finisce troppo tardi. In più nel caso di esibizioni all’estero come Francia o Svizzera il California gli permettere di risparmiare decisamente sul costo dell’albergo. A tutto questo si aggiunge il fatto che il California gli è sempre piaciuto molto ed ecco  che allora  il gioco è fatto.
Quando gli è stato consegnato gli ho subito chiesto di poterlo vedere e devo dire che le sorprese non sono mancate. Sul California c’è proprio tutto a parte la toilette, ma su un mezzo così proprio non ci può essere. In compenso tutti i campeggi dispongono di toilette per gli ospiti e quindi il problema è risolto. In realtà proprio il fatto di non possedere la toilette rende il California unico nel suo genere e gli permette di entrare e muoversi anche in luoghi e posti che sono invece inaccessibili per i camper veri e propri, come i centri delle città o stradine di montagna particolarmente difficoltose.
Per il resto sul California c’è proprio tutto. È omologato per quattro persone e ci sono quattro posti letto, c’è il frigorifero (naturalmente non si può pensare al frigo di casa), c’è il gas a due fuochi per cucinare (più che altro riscaldare o preparare la colazione), c’è il lavello,  c’è il tavolino interno, le prese di corrente, e anche il “dehor” esterno oltre ad innumerevoli scompartimenti dove riporre le cose più svariate.
Sul California si può dormire comodamente in quattro persone. Al piano inferiore i sedili posteriori si abbattono per diventare un comodo letto matrimoniale, mentre basta un tasto e il tetto del California si alza elettricamente per lasciar posto, come per magia, ad un altro letto a due piazze con tanto di lucernaio e luce per la lettura. Sempre per dormire tutti i vetri del California possono essere oscurati tramite le apposite tendine. L’impianto di climatizzazione è trizona (nel senso che può essere comandato e impostato distintamente da guidatore, passeggero davanti e passeggeri dietro) ed è gestito da una batteria indipendente da quella del motore evitando così che la batteria principale si scarichi.
Quando poi si vuole pranzare fuori basta aprire la tenda da esterno (naturalmente elettrica) e tirare fuori tavolo e sedie da esterno che incredibilmente prendono posto nel portellone laterale scorrevole (il tavolo) e nel portellone posteriore (le sedie).
Alla guida il California risulta essere agile e maneggevole come e forse più di una monovolume e interni e plancia comandi sono assolutamente curatissimi e decisamente eleganti. Il California di Ezio è mosso da una motore a gasolio 2.0 di cilindrata a 140 Cv, ma esiste in commercio anche il modello a 170 Cv.
Gli equipaggiamenti di serie sono già di tutto rispetto, come da tradizione Volkswagen, ma se si vuole si possono aggiungere un’infinità di optional tra i quali i sensori di parcheggio o la telecamera posteriore di parcheggio (che personalmente consiglio viste comunque le dimensioni del mezzo). Naturalmente come sempre succede, tutti gli optional non vengono affatto “regalati”. E a proposito di prezzi non si può certo dire che il California sia alla portata di tutti, visto che il listino “chiavi in mano” dichiarato da Volkswagen parte da oltre 50.000 € e arriva a superare i 62.000 € per il top di gamma. L’assicurazione invece è più conveniente rispetto alle macchine perché il California, essendo classificato camper, gode delle agevolazioni di cui godono quella categoria di veicoli.
Per riassumere quindi, pur non essendo un particolare estimatore dei “furgoni da campeggio”, mi sembra che questo mezzo possa essere un ottimo compromesso tra macchina e camper e quindi personalmente ritengo azzeccata la scelta fatta da Ezio che con il California può ora con la stessa tranquillità andare a lavorare, girare l’Italia in bici, suonare “in giro per il mondo” e passare le vacanze in terra sarda insieme a Lucia (che è sarda D.O.C.G.) la quale, mi sono dimenticato di scriverlo nell’articolo sulle gomme invernali, è riuscita anche ad andare a casa sua (Lanusei) nel mese di agosto con le gomme termiche….
Insomma: buon California a voi Lucia ed Ezio!!!

Pa maggiori informazioni sul California:

Per saperne di più sulla Oliver River Gess Band:


Il mitico pulmino degli anni '70

Il primo California del 1988

Il nuovo Volkswagen California

Il California vista interni

L'interno del nuovo California

Il gas e lavello del California


L'alloggiamento delle sedie da esterno

Il California aperto


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