domenica 27 novembre 2011

Spot della domenica: Alfa Romeo 75

Questa settimana lo spot della domenica è dedicato alla mitica Alfa 75, per alcuni la ultima vera Alfa.
La 75 è legata indelebilmente ai miei ricordi di bambino perchè è stata la macchina che ha accompagnato per oltre 10 anni mio padrino il quale ne ha avuto addirittura tre e con le quali per lavoro ha percorso centinaia di migliaia di chilomentri. Il ricordo è legato soprattutto al periodo natalizio quando immancabilmente, tutti gli anni, mi veniva a prendere a casa per andare con lui a scegliere i miei regali di Natale. E così ogni anno oltre a ricevere parecchi modellini di auto (quasi tutti regalati da mio padrino)  avevo anche la possibilità di "viaggiare" su quella macchina che mi piaceva così tanto. Cosa potevo volere di piu?
In verità anche io ho avuto diverse Alfa 75, peccato siano stati tutti modellini: ogni volta infatti che la Burago metteva in vendita un nuovo colore, o un nuovo allestimento (Polizia, Carabinieri, Finanza, Rally) facevo in modo che ci fosse chi me lo regalava. E così la mia immensa collezione di macchinine si è arrichita negli anni di qualche decina di Alfa Romeo 75 che ancora oggi conservo più che gelosamente.
Lo slogan che accompagnava lo spot? "75. Scelta di potenza".

ps. Dopo l'acquisto in poco tempo di una Alfa 147 e di una Giulietta da parte dei miei più cari amici, a breve non potrà mancare un articolo sulla casa del Biscione.



martedì 22 novembre 2011

Il California. L'unicum di casa Volkswagen.

Oggi parliamo di California. Non della California, ma del California. Devo ammetterlo: fino a qualche settimana fa, da ignorante, pensavo che esistesse solo lo stato della California in America e il comune La California in Toscana, mentre ignoravo decisamente l’esistenza del modello California di casa Volkswagen. Per dirla tutta: conoscevo il modello, ma non mi sono mai preoccupato del suo vero nome. Ho scoperto che il California è un modello d’auto quando qualche settimana fa Ezio e Lucia (due nostri cari amici) ci hanno comunicato di averlo acquistato e così mi sono prima documentato e poi quando lo hanno ritirato dalla concessionaria non ho perso tempo e mi sono fatto fare una visita guidata.
La filosofia del California, che non l’ho ancora detto, ma è un piccolo camper di casa Volkswagen, trae le sue origini dal mitico T2, il pulmino, sempre di casa Volkswagen, che è diventato un po’ il simbolo dei figli dei fiori. In realtà con quel camper che ha fatto la storia degli Yippies il California condivide ben poco, se non appunto le origini. Il vero California venne commercializzato per la prima volta nel 1988 ed è sempre stato costruito su base del Transporter, il piccolo furgone della casa di Wolfburg. Il California è praticamente un unicum nel suo genere in quanto praticamente non esistono in commercio altri modelli allestiti di serie come lui direttamente dalla casa madre. Il California è un camper, ma non è un camper; è una macchina, ma non è una macchina; è una monovolume, ma non è una monovolume; insomma, ripeto, nel suo genere è unico.
Quando Ezio ci ha detto che cambiava il suo Touran con il California inizialmente non ho capito esattamente il senso di questa decisione, ma poi riflettendo ho capito perfettamente le sue motivazioni. Ezio è uno sportivo e ogni tanto con la sua bicicletta parte per escursioni ciclistiche di diversi giorni in giro per l’Italia e il fatto di potersi muovere negli spostamenti intermedi con un camper gli facilita sicuramente la vita.  Ma Ezio soprattutto fa  parte di uno dei gruppi  jazz più coinvolgenti che io conosca, la Oliver River Gess Band (www.oliverrivergessband.com) e il fatto di avere il California gli permette di potersi cambiare prima e dopo i concerti (suonano in smoking) , mangiare qualcosa o riposarsi se magari il concerto finisce troppo tardi. In più nel caso di esibizioni all’estero come Francia o Svizzera il California gli permettere di risparmiare decisamente sul costo dell’albergo. A tutto questo si aggiunge il fatto che il California gli è sempre piaciuto molto ed ecco  che allora  il gioco è fatto.
Quando gli è stato consegnato gli ho subito chiesto di poterlo vedere e devo dire che le sorprese non sono mancate. Sul California c’è proprio tutto a parte la toilette, ma su un mezzo così proprio non ci può essere. In compenso tutti i campeggi dispongono di toilette per gli ospiti e quindi il problema è risolto. In realtà proprio il fatto di non possedere la toilette rende il California unico nel suo genere e gli permette di entrare e muoversi anche in luoghi e posti che sono invece inaccessibili per i camper veri e propri, come i centri delle città o stradine di montagna particolarmente difficoltose.
Per il resto sul California c’è proprio tutto. È omologato per quattro persone e ci sono quattro posti letto, c’è il frigorifero (naturalmente non si può pensare al frigo di casa), c’è il gas a due fuochi per cucinare (più che altro riscaldare o preparare la colazione), c’è il lavello,  c’è il tavolino interno, le prese di corrente, e anche il “dehor” esterno oltre ad innumerevoli scompartimenti dove riporre le cose più svariate.
Sul California si può dormire comodamente in quattro persone. Al piano inferiore i sedili posteriori si abbattono per diventare un comodo letto matrimoniale, mentre basta un tasto e il tetto del California si alza elettricamente per lasciar posto, come per magia, ad un altro letto a due piazze con tanto di lucernaio e luce per la lettura. Sempre per dormire tutti i vetri del California possono essere oscurati tramite le apposite tendine. L’impianto di climatizzazione è trizona (nel senso che può essere comandato e impostato distintamente da guidatore, passeggero davanti e passeggeri dietro) ed è gestito da una batteria indipendente da quella del motore evitando così che la batteria principale si scarichi.
Quando poi si vuole pranzare fuori basta aprire la tenda da esterno (naturalmente elettrica) e tirare fuori tavolo e sedie da esterno che incredibilmente prendono posto nel portellone laterale scorrevole (il tavolo) e nel portellone posteriore (le sedie).
Alla guida il California risulta essere agile e maneggevole come e forse più di una monovolume e interni e plancia comandi sono assolutamente curatissimi e decisamente eleganti. Il California di Ezio è mosso da una motore a gasolio 2.0 di cilindrata a 140 Cv, ma esiste in commercio anche il modello a 170 Cv.
Gli equipaggiamenti di serie sono già di tutto rispetto, come da tradizione Volkswagen, ma se si vuole si possono aggiungere un’infinità di optional tra i quali i sensori di parcheggio o la telecamera posteriore di parcheggio (che personalmente consiglio viste comunque le dimensioni del mezzo). Naturalmente come sempre succede, tutti gli optional non vengono affatto “regalati”. E a proposito di prezzi non si può certo dire che il California sia alla portata di tutti, visto che il listino “chiavi in mano” dichiarato da Volkswagen parte da oltre 50.000 € e arriva a superare i 62.000 € per il top di gamma. L’assicurazione invece è più conveniente rispetto alle macchine perché il California, essendo classificato camper, gode delle agevolazioni di cui godono quella categoria di veicoli.
Per riassumere quindi, pur non essendo un particolare estimatore dei “furgoni da campeggio”, mi sembra che questo mezzo possa essere un ottimo compromesso tra macchina e camper e quindi personalmente ritengo azzeccata la scelta fatta da Ezio che con il California può ora con la stessa tranquillità andare a lavorare, girare l’Italia in bici, suonare “in giro per il mondo” e passare le vacanze in terra sarda insieme a Lucia (che è sarda D.O.C.G.) la quale, mi sono dimenticato di scriverlo nell’articolo sulle gomme invernali, è riuscita anche ad andare a casa sua (Lanusei) nel mese di agosto con le gomme termiche….
Insomma: buon California a voi Lucia ed Ezio!!!

Pa maggiori informazioni sul California:

Per saperne di più sulla Oliver River Gess Band:


Il mitico pulmino degli anni '70

Il primo California del 1988

Il nuovo Volkswagen California

Il California vista interni

L'interno del nuovo California

Il gas e lavello del California


L'alloggiamento delle sedie da esterno

Il California aperto


sabato 19 novembre 2011

Metti una vignetta di Paparelli a cena....

Questa sera si prospetta una bellissima serata in compagnia di Lucia ed Ezio oltre a Danilo Paparelli e Monica Bruna. Ci vediamo per una cena a casa nostra a base di bourguignonne e tanto divertimento...
Per chi non lo conoscesse,Danilo Paparelli è un geniale quanto ironico vignettista di Cuneo, conosciuto e apprezzato però in tutta Italia (ha collaborato o collabora con La Stampa, Repubblica, Tuttosport, Exibart...) Famose sono, tra le altre, anche le sue vignette che rappresentano gli artisti contemporanei quali Nespolo, Burri, Fontana, Rotella....
In più Danilo è stato anche colui che ha ideato  la partecipazione del mio matrimonio con soggetto naturalmente un mezzo di trasporto (La Vespa). La partecipazione è stata un vero successone, tant'è che alcuni l'hanno anche fatta inquadrare. Noi in cucina abbiamo una gigantografia del disegno, mentre in camera il disegno originale.
Quando ho pubblicato l'articolo sulle gomme invernali mi ha regalato un suo disegno e quindi mi piace poterlo condividere insieme a tutti i miei lettori che, per inciso, stanno diventando sempre più numerosi!!!!


"Pneumatici"

Il disegno della mia partecipazione di nozze

Se siete incuriositi dal lavoro di Danilo: http://www.danilopaparelli.it/

domenica 13 novembre 2011

Spot della domenica: Fiat Punto Gt

Questa settimana lo spot della domenica è dedicato alla Fiat Punto Gt degli anni 90. Per me la Punto rimane l'auto più amata tra tutte quelle che ho avuto forse anche perchè è stata quella su cui ho imparato a guidare. Indistruttibile, con un bel motore vivace, la Punto prima serie è stata sicuramente una delle macchine più azzaccate dal gruppo Fiat negli ultimi 30 anni.
Ed allora ecco lo spot dedicato alla verisone sportiva della classica Punto - la GT - che per alcuni era una "bomba",mentre per altri una "bara volante".
Lo slogan? "In più è Punto"


sabato 12 novembre 2011

Un piccolo decalogo (per comprare un'auto usata)

Cambiare macchina può diventare un’odissea. Nel senso che ci sono persone che sanno chiaramente ciò che vogliono e quindi non hanno problemi: vanno in concessionaria, ordinano il modello desiderato e lo ritirano. Fine della storia. E il caso di Guido e Rosarita che da quarant’anni guidano Opel o di Gabriele per il quale c’è solo un marchio degno delle sue attenzioni: la Bmw.
Ma ci sono anche persone che vivono una vera crisi interiore quando la sostituzione della macchina diventa un fatto non più rimandabile.
Per quello che mi riguarda da quando ho la patente ho cambiato diverse auto (Fiat Punto, Bravo e Barchetta; Saab 93 Cabrio, Hyunday Galloper, Mercedes CLK, Volvo V50) e credo quindi di essermi fatto una buona “cultura” soprattutto per quanto riguarda i parametri da seguire per sceglierle.
Qui di seguito quindi alcuni consigli perché l’acquisto di una macchina si possa rilevare un affare e non una fregatura. I consigli riguardano l’acquisto di auto usate perché è proprio nella scelta di macchine di seconda mano che più spesso si possono annidare i problemi.

1.      Innanzitutto bisogna decidere un budget entro il quale muoversi. Fondamentale anche decidere verso quale tipo di autovettura indirizzarsi: utilitaria, media, berline, station Wagon, monovolume…. Bisogna anche tenere presente che in alcuni casi se si hanno a disposizione pochi soldi si possono comprare macchine assolutamente valide anche se con un po’ di anni alle spalle. Naturalmente è valido anche il concetto contrario.
2.      Privato o concessionario? Non esiste una risposta alla domanda perché se è vero che il concessionario è tenuto a garantire l’autovettura per minimo un anno (il privato non ha obblighi in tal senso), dal privato l’acquisto può risultare più conveniente.
3.      I chilometri. Acquistare una macchina usata con tanti chilometri non è esattamente una buona idea. Volente o nolente la manutenzione, soprattutto quella straordinaria sarà più frequente. In realtà alcune vetture sono famose per essere molto resistenti e quindi marchi come Mercedes, Bmw, Audi e Volvo possono risultare affidabili anche se hanno percorso molti chilometri. In questo caso tutto dipende da come la macchina è stata trattata e mantenuta dal precedente proprietario. La mia Fiat Bravo 1.2 benzina ancora circola per le strade di Cuneo e oggi ha quasi 200.000 Km. La mia Volvo si avvicina anche lei velocemente a quota 200.000, ma a parte i tagliandi normali non ha mai problemi.
4.      Sempre sui chilometri: occhio al tachimetro. E occhio soprattutto ai venditori furbetti. Alcuni tolgono chilometri alle macchine che vendono e così ad esempio una Mercedes con 190.000 chilometri potrebbe essere venduta con 90.000. Un veloce controllo si può fare controllando sul motore a quanti chilometri è stata rifatta la cinghia di distribuzione (alcuni si dimenticano che viene scritto sul motore) o controllare sul libretto dei tagliando a quanti chilometri sono stati fatti i tagliandi alla macchina.
5.       Se acquistate da un privato, soprattutto se non lo conoscete, pretendete di fare una scrittura privata in cui il venditore certifica i reali chilometri della macchina. Così, se dovesse succedere qualcosa successivamente, avrete una dichiarazione firmata dei chilometri che aveva la macchina al momento dell’acquisto. I concessionari normalmente segnano i chilometri sul contratto, ma controllare non fa male.
6.      Per controllare ulteriormente le condizioni della macchina controllate l’usura del volante. In realtà ci sono alcuni modelli di auto, come ad esempio la Nissan Micra dove il volante si consuma dopo pochi migliaia di chilometri. Un indicatore invece più sicuro è il controllo dei pedali di freno,frizione e acceleratore. Più sono consumati, più strada ha fatto la macchina.
7.      Controllate bene anche gli interni. Se il sedile del guidatore appare sciupato, diffidate dall’auto. Vuol dire infatti che o il proprietario precedente non aveva particolarmente cura della macchina o i materiali usati per quel modello di macchina sono scadenti. Quando misi in vendita la mia Fiat Punto, che di chilometri ne aveva molti, i sedili erano praticamente nuovi.
8.      Righe, graffi, ammaccature, abbassano le quotazioni della macchina. O chiedete uno sconto sulla prezzo di vendita o la fate aggiustare a spese di chi vende.
9.      Se volete acquistare una macchina cabrio controllate con estrema attenzione che la capotte sia perfettamente integra e a tenuta stagna. Soprattutto se si tratta di capotte in tela. Fatevi rilasciare una dichiarazione scritta dal venditore circa le perfette condizioni di quello che in una cabrio è l’elemento principe. In più soprattutto se la capotte è in tela provvedete immediatamente a stipulare  un’assicurazione contro gli atti vandalici. In giro è pieno di cretini che si divertono a tagliarle. Ne sa qualcosa la mia ex Saab 93 Cabrio.
10.  Quando siete praticamente convinti sull’acquisto provate a controllare su internet nei siti specializzati in vendita auto usate (es. autoscout24.it) a che prezzo vengono vendute le stesse macchine con stesso motore e stesso anno di immatricolazione di quella che volete acquistare. Se i prezzi sono molto diversi, allora c’è puzza di bruciato…..
11.  Se avete un meccanico di fiducia chiedetegli di accompagnarvi per controllare che tutta la meccanica sia in ordine. Se non lo avete  chiedete a un famigliare o amico con un po’ di esperienza di accompagnarvi. In due è meglio che da soli.
12.   Soprattutto se acquistate da un privato controllate che tutti i documenti della macchina siano in regola, che i bolli siano stati pagati, che le revisioni siano state effettuate regolarmente. Per maggiore sicurezza è possibile richiedere una visura al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) per controllare che sulla macchina non gravino ipoteche o che la stessa non sia sottoposta a fermo amministrativo. Al giorno d’oggi è pieno di furbetti al mondo…..
13.  Non comprate nessuna macchina se non vi viene data la possibilità di provarla prima dell’acquisto. Innanzitutto perché solo alla guida potreste rendervi conto che non vi trovate bene su quella macchina e poi anche perché se non vogliono farvela provare potrebbe  esserci qualcosa da tenere nascosto.
14.  Ultimo consiglio: abbiate pazienza e non comprate la prima macchina che vi capita solo perché risponde ai parametri di budget che vi siete dati. Girate, provate, confrontate e sicuramente  con un po’ di calma e pazienza troverete sicuramente qualcosa che farà al caso vostro. Acquistare una macchina è sempre un passo importante perché sarà la vostra compagna di viaggio probabilmente per diversi anni e quindi ricordate che se una macchina non vi piace NON compratela perché non c’è niente di peggio che comprare un’auto che non vi piace.

  

lunedì 7 novembre 2011

Spot della domenica: Citroen Bx (anche se in ritardo)

Questa settimana ho deciso di ricordare lo spot che promuoveva la Citroen Bx. Da bambino amavo tantissimo quella macchina e soprattutto mi faceva impazzire vedere quando si "alzava ed abbassva". Un nostro amico di famiglia ne aveva una e per me era davvero una festa quando andavamo a trovarlo perchè sempre ed immancabilmente mi faceva salire sopra la sua Bx Leader grigia  e......azionava la giostra!!!!!
Credo che il sistema delle sospensioni idropneumatiche dalla Citroen sia una di quelle invenzioni che rimaranno per sempre nella storia dell'automobile.....
La Citroen Bx rimase in commercio in Italia dal 1982 fino al 1994 quando fu sostituita dalla Xantia e prevedeva anche la versione Station Wagon (la Break).
Lo slogan? "Chilometri sì, meccanici no." o anche "Facile da amare"


Gomme invernali. Solo questione di buon senso?

Lo dico fin da subito: chi come me abita in zone montuose (io abito a Cuneo) dovrebbe avere il buon senso di montare con l’arrivo dell’autunno le gomme invernali sulla propria macchina. Senza aspettare che questa o quella Istituzione emani un’ordinanza in tal senso.
In effetti con l’arrivo di novembre, da sempre, porto la macchina dal gommista ed effettuo il pit-stop sostituendo i copertoni estivi con quelli invernali per il semplice fatto che durante le nevicate o in caso di strada ghiacciata voglio essere sicuro di potermi muovere con una certa qual disinvoltura. Anche mia moglie, che arriva dal mare ha capito l’importanza delle gomme termiche e mia cognata che ha “ereditato” la macchina della sorella, quando d’inverno succede che a Fano (PU) cade qualche millimetro di neve e tutti gli altri sono fermi, incolonnati, bloccati dal manto nevoso, può scorazzare liberamente per le vie della città perché la “Poderosa” (la Opel Corsa di mia moglie) con le gomme da neve va quasi dappertutto. Come la Panda.
Ci sono anche perrsone che per essere certe le gomme invernali non le sostiuiscono mai, neanche in pieno agosto, ma sono, per fortuna, casi isolati (vero Lucia???).
E per essere sincero fino in fondo, non sopporto coloro che si mettono in strada durante le nevicate senza essere provvisti di catene o gomme invernali e così, oltre a creare notevoli disagi e difficoltà alla circolazione, sono  causa di incidenti più o meno gravi. Se abiti in Sicilia le gomme non le cambi con l’arrivo dell’inverno, ma se abiti dove le caprette ti fanno “ciao”, allora il fatto di montare copertoni invernali alla macchina dovrebbe -  e sottolineo dovrebbe -  essere soltanto questione di buon senso.
Purtroppo però  dato che il buon senso invece non viene elargito tutto allo stesso modo, i questi ultimi anni i Sindaci di vari Comuni, soprattutto del Nord Italia emanano delle ordinanze che obbligano l’utilizzo di gomme invernali durante i mesi più freddi dell’anno. Anche in questi casi però si tratta di ordinanze che variano da Comune a Comune e quindi può succedere il caso di essere obbligati a montare i copertoni invernali in un Comune e non avere nessun obbligo nel comune attiguo. Così, tanto per creare un po’ di confusione.
 La provincia di Cuneo, alla fine del mese di ottobre ha emesso un’ordinanza che obbliga l’utilizzo delle gomme invernali o catene da neve sulle strade provinciali. Ma solo durante le nevicate. Il che, se da una parte, quasi ti obbliga a montare i copertoni invernali se vuoi circolare, dall’altra ti permette di circolare con le gomme estive in caso di strada ghiacciata, ma senza una nevicata in corso. In sostanza un’ordinanza da  Oscar del Legislatore.
È vero che le gomme invernali durante forti nevicate magari non ti risolvono la vita, ma sicuramente possono  cercare di aiutarti a gestire meglio la difficoltà della guida amentando le condizioni di sicurezza di chi guida e di chi gli sta intorno.
Con buona pace del buon senso.

martedì 1 novembre 2011

Dedicato alla mia Martini Racing

Niente articolo sulle macchine. Oggi niente "automobilista qualunque". Oggi solo ciclista arrabbiato e amareggiato.
Ieri, tornando a casa non ho più trovato la mia Bianchi Martini Racing, la mountain bike che dieci anni fa avevo comprato dopo aver lavorato per un anno consegnando fiori per conto di una fioraia. Un ladro se l'è portata via. Mi ha lasciato il catenaccio tagliato.
L'avevo desiderata tanto, mi piaceva da morire e me l'ero conquistata facendo sacrifici e oggi che qualcuno se ne è appropriato mi sento davvero amareggiato e deluso.
Il video che segue è dedicato alla mia amatissima bicicletta, che rimarrà per sempre mia anche se solo più nel mio cuore. Ogni augurio al ladro è invece scontato, ma sentito dal più profondo dell'anima.