domenica 4 marzo 2012

Yaris: il piccolo genio colpisce ancora!

Non ci sono più i cartoni di una volta. Nel senso che oggi, a parte i Simpsons che sono immutabili nel tempo, anche i cartoni si sono evoluti. Non c’è più la ragazzina che fa breccia nel cuore di Mirko o l’ispettore che risolve i casi grazie ai mille gadgets di cui è dotato. Non ci sono più i grandi campioni del calcio e della pallavolo e non c’è più Emy, la magica Emy. Gargamella con Birba si sono ritirati al sole dei Caraibi, mentre Lupin si gode una meritata pensione d’oro come alcuni dei nostri politicanti….
I cartoni di oggi sono un concentrato di mostri, battaglie e fantascienza. La vita reale (?) non esiste più e così anche i mezzi di trasporto non sono più gli stessi di quando ero bambino io.
Ai miei tempi, tutte le macchine che vedevo nei cartoni erano di una ed una sola marca: Toyota. O almeno io credevo fosse così. A dire il vero ancora oggi sono convinto che fossero i disegnatori Toyota a prendere spunto dai cartoni animati per disegnare i loro modelli e non viceversa come logica avrebbe voluto. Insomma per farla breve per tanti anni ho ritenuto che le auto della Toyota fossero perfette per comparire nei cartoni animati degli anni ’80, ma orrende da vedere circolare per strada. Auto brutte, molto brutte, talmente brutte da essere perfette nei cartoni.
E le cose purtroppo non cambiarono fino alla fine degli anni ’90 quando la casa giapponese presentò al mercato una piccola utilitaria che avrebbe stravolto le regole del mercato. Nel 1999 nacque la Toyota Yaris, il “piccolo genio” che è arrivata proprio in questi mesi alla sua terza generazione.
Piccola, comoda, economica, maneggevole e simpatica la piccola Toyota  ebbe da subito un successo incredibile e così le Yaris si impadronirono di una consistente fetta del mercato. Inizialmente, i primi modelli avevano degli interni non esattamente belli e curati per via soprattutto della plastica dura usata per il cruscotto, ma questo non impedì certamente di vincere il premio Auto dell’Anno nel 2000.
 I primi motori benzina vennero affiancati  nel giro di un anno anche da una versione a gasolio che ebbe grande fortuna in un momento in cui gli italiani scoprivano la convenienza del diesel al posto della classica “verde” (sembrano passati decenni da allora…). Nel 2002 Toyota mise sul mercato anche una versione della Yaris denominata Verso decisamente più grande e spaziosa anche se così sgraziata da entrare di diritto tra le cento auto più brutte degli ultimi 100 anni insieme alla Duna o alla Arna tanto per citarne altre due.
 Chi mi legge da più tempo sa che io sono un felice possessore della Yaris Verso e che la sua obiettiva bruttezza è decisamente compensata dallo spazio e dalla comodità che la Verso riserva ai suoi occupanti e alle loro cose.
Il piccolo genio negli anni subì alcuni restyling che la ingentilirono e la resero molto più accattivante ed elegante cosìcchè quando la prima generazione venne mandata in pensione nel 2006 per lasciare posto alla nuova versione non si poteva certo dire che ciò succedeva perché era ormai vecchia.
Sicuramente uno degli elementi caratterizzanti della Yaris fu il suo futuribile cruscotto digitale centrale rivolto esclusivamente ad uso dell’autista in cui i dati di viaggio erano posti estremamente lontani dagli occhi del guidatore per evitare che il cambio di visuale dalla strada al cruscotto creasse problemi di fastidio e stanchezza agli occhi. E soprattutto, ma questo lo aggiungo io, permetteva ai neopatentati che si trovavano a guidare insieme ai genitori di non  dover rendere conto della velocità visto che gli altri occupanti della macchina non potevano “leggere” il tachimetro….. In realtà dal mio punto di vista questa era anche la più grossa pecca della Yaris: quelle rare volte in cui non guido non sopporto di viaggiare sulla Yaris (I generazione) proprio perché non posso vedere i “dati di viaggio”.
Nel 2006 la Yaris fu sostituita dal nuovo modello che era leggermente più grande, ma allo stesso tempo era anche meno originale del precedente ed infatti anche se non possiedo dati precisi già solo il fatto che nel 2011 sia stato presentata la terza generazione mi fa pensare che la Yaris del 2006 avesse decisamente meno carattere di quello che ci si sarebbe aspettato. In più il modello Verso non fu sostituito fino a pochi mesi fa e questo fu sempre secondo il sottoscritto un grave errore da parte di Toyota. L’anno scorso decisi di vendere la mia Yaris Verso (anche se poi ci ho ripensato) ricevetti tantissime richieste di persone interessate all’acquisto e la cosa mi lasciò davvero sorpreso perché era la “prova provata”  che la Verso, seppur brutta, fosse una macchina veramente azzeccata.
Pochi mesi fa Toyota ha presentato al pubblico la terza generazione della Yaris che è veramente bella, elegante, chic, ricercata e tecnologicamente veramente avanzata. Unico neo? Le forme sono quelle rimpicciolite della Auris, il modello di classe media di casa Toyota e ciò mi lascia  leggermente perplesso anche se il risultato rimane comunque degno di nota.
 La nuova Yaris non ha più il cruscotto digitale e centrale delle precedenti, ma la plancia strumenti è davvero bella e potrebbe tranquillamente fare concorrenza a modelli di gamma più alta.
Insomma se oggi dovessi cambiare macchina e stessi cercando un’ utilitaria certamente la nuova Yaris sarebbe ai primi posti tra le candidate.
Con buona pace dei cartoni di oggi e di ieri.


Yaris I serie (2001)

Cruscotto Yaris I serie

Tachimetro Yaris I serie

Yaris I serie restyling (2004)

Toyota Yaris Verso Restyling (2004)

Toyota Yaris II serie (2006)

Toyota Yaris III serie (2011)

Interni Toyota Yaris III serie




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