giovedì 18 agosto 2011

Un giorno al museo. Dell’automobile naturalmente.


 Siete appassionati di design in ogni sua forma? Shumacher e Nuvolari sono i vostri idoli? Vi piace lo sport e le competizioni sportive? Vorreste fare un viaggio indietro nel tempo? Siete dei veri appassionati di macchine? Se la risposta a tutte queste domande è sempre è solo sì allora c’è un posto che fa per voi: il Museo dell’Automobile di Torino.
Da anni ormai la capitale piemontese è famosa per le sue proposte culturali ed artistiche e anche se negli ultimi mesi i tagli alla cultura stanno creando danni gravissimi ad un sistema virtuoso, Torino rimane il fulcro di proposte innovative e sorprendenti.
Non bisogna però dimenticare che la città sabauda è stata ed è ancora anche la capitale dell’auto in quanto la Fiat è nata èd ha la sede proprio in quel di Torino. E allora non poteva mancare in questo contesto anche un Museo dedicato proprio alle quattro ruote.
Il Museo Nazionale dell’automobile di Torino ha riaperto al pubblico nei mesi scorsi dopo una radicale e straordinaria trasformazione del percorso e dell’edificio e la sua visita non può certo mancare ad un vero appassionato di automobili.
Ci sono macchine e prototipi per tutti i gusti a partire dalle prime carrozze a motore fino ad arrivare ai quei progetti che forse rimarranno solo tali.
Ci sono le prime Rolls Royce così come la mitica Citroen 2Cv di epoca hippies, la Ferrari 208 Gtb così come la Fiat Multipla (degli anni 60 naturalmente…), l’alfa Romeo 155 V6 TI che nel 1996 perse per un soffio L’ITC – International Touring Car Championship così come l’Isotta Fraschini del 1920, la Citroen Ds (Lo squalo), così come la Ferrari F40 da competizione e così via con centinaia di modelli alcuni protagonisti nella nostra memoria, altri davvero unici nel loro genere.
Ci sono macchine trasformate da grandi architetti in oggetti d’arredamento, i prototipi di quelle ad energia solare e una immensa galleria dedicata ai bolidi della Formula 1 dagli anni 40 fino alla Ferrari con cui Michael Schumacher ha vinto il campionato mondiale nel 2003
Non voglio continuare oltre  con la descrizione per non rovinare la meraviglia e la sorpresa di chi deciderà di visitarlo, ma avverto che c’è il serio rischio di essere portati via con la forza al momento della chiusura del Museo perché l’uscita volontaria una volta entrati non è contemplata.
A me - e so di essere un caso clinico - tra le tante è rimasta nel cuore la Lancia Flaminia Presidenziale che accoglie il visitatore alla fine del giro di visita. Una vera chicca, in esposizione grazie alla gentile concessione della Presidenza della Repubblica.

Per ogni informazione e per gli orari di visita consultare il sito http://www.museoauto.it/


Alfa Romeo 155 V6 TI (1996)

Carrozza di Bordino (1854)

Ferrari 208 GTB Turbo (1982)

Fiat Multipla (1956)

Lancia Flaminia Presidenziale (1961)

Lancia Delta Evoluzione (1991)

Isotta Fraschini mod. 8.A (1929)

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