martedì 6 novembre 2012

Marchionne e la Fabbrica Italia.......visti da Danilo Paparelli

A seguito del mio post dedicato all'addio annunciato da Marchionne al marchio Lancia (http://automobilistaqualunque.blogspot.it/2012/11/de-profundis-lancia.html) ho ricevuto un "regalo" veramente bello che ho deciso di condividere con i miei lettori.
Danilo Paparelli, noto vignettista cuneese, mi ha inviato una  caricatura dedicata proprio all'Amministratore Delegato di Fiat e al  progetto di Fabbrica Italia.
Ancora grazie a Danilo e complimenti di cuore per l'originalità, l'ironia e l'arguzia delle sue splendide vignette.

Eccola:

Vignetta di Danilo Paparelli- pubblicata su BraOggi



Per chi fosse interessato al lavoro di Danilo Paparelli: www.danilopaparelli.it

lunedì 5 novembre 2012

De Profundis Lancia

Avevo deciso di scrivere un articolo.
Lo avevo già pensato.
Avevo già scattato le fotografie di corredo.
Avevo iniziato la sua stesura.

Poi, come spesso accade, altre notizie hanno preso il sopravvento e così ho deciso di rinviare il mio articolo e scrivere alcune riflessioni su un argomento che in questi giorni mi ha fatto molto pensare.
La scorsa settimana infatti l'Amministratore Delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, nel presentare le nuove strategie del gruppo anche in considerazione della grave crisi che sta colpendo il settore auto, ha ufficialmente celebrato il funerale del marchio LANCIA.
In realtà il De Profundis di Lancia è la naturale conseguenza di una politica scellerata perpetrata dal   gruppo Fiat nei confronti del marchio da almeno 15 anni a questa parte. Non stupisce infatti che Marchionne abbia detto la parola fine al marchio Lancia se si considerano sia le auto prodotte negli anni passati (Kappa e Thesis soprattutto), sia quelle di nuova produzione che sono a immagine e somiglianza di alcuni modelli Crysler  (vedi nuova Thema, nuovo Voyager, nuova Flavia).
Insomma la fine del marchio Lancia era un po' come il segreto di Pulcinella: solo uno stolto poteva pensare che la casa di Torino volesse ancora puntare su un marchio come Lancia visto che da anni, a parte la Ypsilon e la Musa, ha proposto al mercato diverse e inqualificabili brutture.
Marchionne ha dichiarato che il marchio Lancia al momento continuerà a vivere per commercializzare in Europa alcuni modelli Crysler come il Voyager, la Flavia  e la Thema. Ecco, almeno questo ultimo affronto poteva evitarselo.
Non voglio neanche commentare la vergognosa affermazione con la quale sempre Marchionne ha giustificato la scelta di decretare la fine di Lancia secondo cui lo storico marchio non avrebbe più "appeal", ma al contrario mi piace ricordare alcuni modelli che hanno fatto DAVVERO la storia dell'automobilismo italiano a partire dalla Flavia, passando per la Thema, senza dimenticare la Delta HF Evoluzione Integrale o ancora la Beta e la Lancia Montecarlo.....
Addio Lancia, la tua è stata una storia di prestigio; la tua fine invece una vergogna!